Le #imprenditrici agricole si propongono come avanguardia del femminile.
Sensibili, attente ai temi della #sostenibilità, del riuso delle materie prime, della tutela dell’ambiente, del #biologico, del biodinamico, dell’innovazione tecnologica sociale, delle attività multifunzionali.
Tra gli stati europei, l’Italia è una delle nazioni con maggior percentuale di imprenditrici agricole (32% rispetto ad una media del 28%). Per il PSR Veneto, il 38% delle nuove aziende agricole è rosa (https://veneto.coldiretti.it/news/psr-ritratto-delle-imprese-agricole-al-femminile-coldiretti-in-veneto-il-38-delle-nuove-aziende-e-rosa-bortolas-donne-impresaagricoltrici-pioniere-della-diversificazione-aziendale/).
Così, nella settimana in cui si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25/11) e si dà il via ad una 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, è essenziale trasmettere come sia proattivo uno dei settori trainanti della nostra economia e nel quale, tradizionalmente, la donna è vista come una lavorante non la titolare.
Da domani, per 5 giorni, pubblicherò altrettante storie di imprenditrici che hanno fatto la differenza: sono solo alcune. Nei link che vi porteranno nel loro mondo, scoprirete una fitta rete di tante, tantissime altre imprenditrici che lavorano quotidianamente, con competenza e passione, senza fragore.
Ma attenzione: è l’acqua cheta che rovina i ponti….della #discriminazione.